Calcificazioni, sintomi e cure
Talvolta possono formarsi depositi di calcio (calcificazioni) all’interno dei tendini della spalla (la cosiddetta cuffia dei rotatori), responsabili di dolore acuto. Questa patologia è piuttosto frequente, e si verifica nel 3% circa della popolazione. La frequenza maggiore si verifica nelle persone tra i 30 e 40 anni (e colpisce entrambe le spalle nel 15% dei casi).
Le cause di questa patologia sono sconosciute; questi calcificazioni non dipendono dall’assunzione di calcio tramite alimenti ma possono verificarsi in seguito ad un trauma.
In oltre il 90% dei casi, questi depositi in eccesso di calcio scompaiono spontaneamente, ma possono impiegarci anche 18 mesi.
I sintomi variano in relazione alla gravità e,talvolta, alcuni pazienti non accusano alcun dolore. Alcuni pazienti lamentano dolore in relazione ad alcuni movimenti oppure durante la notte. Una piccola percentuale di pazienti soffre per un dolore acutissimo e intrattabile con i farmaci; in questo caso, questa sintomatologia sta a significare che i depositi di calcio si stanno sciogliendo all’interno dello spazio subacromiale, provocando un’intensa irritazione. Questo dolore acuto raramente dura più di 72 ore; in questi casi, bisogna tenere ferma la spalla, assumere farmaci antidolorifici, applicare una borsa del ghiaccio sopra al punto dolente e, talvolta, eseguire infiltrazioni con cortisonici. Raramente è indicato l’intervento chirurgico. Con questa patologia consigliamo di avere pazienza, ed aspettare che il dolore passi. Il dolore residuo raramente dura più di 3-6 settimane.
Alcuni pazienti sviluppano il cosiddetto “impingement”, cioè il deposito di calcio fa attrito contro l’acromion nel momento in cui si alza la spalla. Anche in questi casi il trattamento conservativo (infiltrazioni, farmaci, fisioterapia) allevia la maggior parte dei sintomi. Anche in questi casi consigliamo di avere pazienza, poiché il calcio si riassorbe spontaneamente nell’organismo. Nel caso in cui questo non succeda, si può intervenire con lavaggi bursali con aghi e/o artroscopicamente, al fine di rimuovere il deposito di calcio e “limare” la superficie inferiore dell’acromion (acromionplastica), che preme sulla cuffia dei rotatori, rovinandola. In questi casi il recupero avviene nell’arco di 6 mesi, e permane sempre un certo rischio di recidiva.
Riassumendo.......
- Di solito i depositi di calcio scompaiono spontaneamente nel tempo
- La scomparsa completa dei sintomi può avvenire nell'arco di 12-18 mesi
- La fase acuta può essere molto dolorosa, ma raramente dura più di 72 ore
- Se i sintomi sono insopportabili o non passano si può ricorrere all’intervento chirurgico in artroscopia.